
"I rinvenimenti - spiega all'Adnkronos la direttrice della spedizione Eugenia Equini Schneider - confermano l'importante ruolo svolto da Elaiussa all'interno delle principali rotte mediterranee di collegamento fra Siria, Egitto e penisola anatolica, una preminenza che è durata quasi otto secoli". Le navi erano dirette al vecchio porto di quella che oggi è chiamata Ayas (Elaiussa Sebaste), distante 60 chilometri da Mersin e antistante all'isola di Cipro. La zona, ricca di reperti romani e bizantini, è da vent'anni sotto l'occhio attento degli archeologi, preoccupati dei danni minacciati dalla speculazione edilizia. Il loro lavoro ha riportato alla luce numerosi monumenti come teatro, agorà, terme, necropoli, templi ma anche basiliche cristiane e altri edifici, distrutti dall'invasione degli arabi avvenuta nel VII secolo.
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