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Regole dell'ospitalità in Turchia: cosa aspettarsi


Le regole dell'ospitalità in Turchia somigliano in parte a quelle italiane, ma presentano anche differenze significative, radicate nella cultura locale. Che tu sia ospite a casa di amici o il padrone di casa, recarsi in visita o invitare qualcuno richiede il rispetto di alcune consuetudini locali. Conoscere le regole dell'ospitalità in Turchia può rendere la visita più piacevole e aiutarti a fare sempre una buona impressione.

Quando si ricevono ospiti

Chi viene a visitarci, ha delle aspettative. Per i turchi, ricevere certe attenzioni è la regola: meglio non deludere i nostri ospiti e imparare il codice di comportamento del perfetto ospitante - siano essi famigliari, amici o conoscenti. 

- Sempre salutare sulla porta con la formula Hoş geldin oppure Hoş geldiniz.
- Sedersi sul divano in maniera composta, con le gambe chiuse o incrociate.
- Riempire continuamente i bicchierini di tè, senza aspettare che ti venga richiesto.
- Versare il tè in un tavolo sparecchiato, oppure - ancora meglio - nella zona divani.
- Insieme al tè, servire anche qualcosa da sgranocchiare (noccioline, salatini).
- Servire anche gli alimenti o le bevande che ci sono state portate in regalo dagli ospiti.
- Nascondere certi prodotti in bagno (es. assorbenti).
- Non aspettarsi che gli ospiti aiutino in cucina (solo le donne lo faranno).
- Non accogliere i tuoi ospiti in pigiama (!) o in abiti succinti (!).
- Non parlare di politica, né di religione. Non parlare male di Ataturk.

Quando ci si reca in visita

Se visiti un amico, un famigliare o un conoscente, assicurati di aver letto e interiorizzato i seguenti consigli. Alcuni comportamenti, che in Italia sono assolutamente normali, in Turchia possono essere interpretati come mancanze di rispetto, anche gravi in alcuni casi. Ecco alcuni suggerimenti da mettere in pratica quando si è ospiti a casa di qualcun altro:

- Sempre togliere le scarpe all'ingresso - è possibile chiedere un paio di ciabatte.
- Rispondere a Hoş geldin con la formula Hoş bulduk.
- Portare qualcosa alla famiglia ospitante. Possibilmente non un vino (a meno che non si sia certi che il destinatario beva alcol).
- Sedersi in maniera composta.
- Aiutare a sparecchiare e apparecchiare è cosa gradita.
- Non parlare di politica, né di religione. Non parlare male di Ataturk.

La formalità turca nei rapporti interpersonali

In Turchia, a seconda dell’occasione, esistono espressioni quasi “obbligatorie” da usare con amici, familiari e conoscenti. A differenza degli italiani, i turchi si aspettano che queste frasi vengano pronunciate con precisione, quasi come una piccola ritualità, per dimostrare la propria partecipazione e attenzione nei momenti importanti: una celebrazione religiosa, una laurea, l'acquisto di una casa, un funerale e così via. 

Eccone alcune:

Geçmiş olsun: “Guarisci presto” o “Ti auguro di superare questo momento difficile”. Si usa per malattia, incidenti o situazioni spiacevoli.

Gözün aydın: “Che gioia!”. Si dice per celebrare una buona notizia, tipicamente quando una persona cara va a trovare il destinatario dell'augurio.

Hoş geldin: “Benvenuto/a”. Si usa per accogliere qualcuno a casa o in un luogo dove si è giunti per primi. 

Hoş bulduk: “Grazie per l’accoglienza”. Viene usato sempre in risposta a “Hoş geldin”.

Başın sağ olsun: "Condoglianze". 

Kolay gelsin: “Buon lavoro”. Si dice sia a chi lavora, che come saluto quando si entra o si esce da un negozio.


Afiyet olsun – "Buon appetito". Si usa anche dopo i pasti, non solo prima.

İyi ki doğdun – “Buon compleanno”.

Mutlu yıllar – “Felice anno nuovo” o “Felici anni a venire”. Viene usato anche per i compleanni.

Rica ederim – “Prego” o “Di nulla”.

Hayırlı olsun - Un augurio generico di successo, per esempio quando l'altra persona ha un nuovo lavoro oppure apre un nuovo business.

Conclusioni


Nella società turca vige una certa formalità. Se ti vuoi integrare al suo interno, ti consiglio di imparare le regole di comportamento di base. Ma non preoccuparti: gli stranieri sono ben accetti e anche se sbagli, probabilmente verrai perdonato/a in automatico!

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